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martedì 19 novembre 2013

Il caffè sospeso...la baguette sospesa....la pizza sospesa......nuove forme di solidarietà !



Na tazzulell' - torna il caffè sospeso napoletano, riportato in auge da tempi di crisi ed un
desiderio di solidarietà che sembra conquistare il pubblico.
Nata sui banconi di bar partenopei, la pratica di pre-pagare un caffè per coloro che
non possono permetterselo si esporta all'estero.  In Inghilterra, Spagna, ma anche in
Francia, Stati Uniti ed Argentina.

Del caffè sospeso si riporta che sia nato a Napoli all'indomani della Seconda Guerra Mondiale.
 A piacere, si usava pagare due (o più) caffè ma consumarne solamente uno, destinando
 la tazzina fumante a un cliente bisognoso che non potesse permetterselo.
 Pratica riconosciuta e rinomata nella città partenopea, si era a poco a poco persa per poi ritornare
 in uso con l'attuale crisi economica. Fino a "ufficializzarsi" nel 2011 grazie ad alcune associazioni
 culturali, con l'appoggio del sindaco De Magistris, con l'instituzione di una Giornata
 del Caffè Sospeso all'onore  il 10 dicembre.
 Ad opera della Rete del caffè sospeso, è stato creato anche un sito ufficiale dove poter consultare
 una lista dei bar e locali che propongono l'iniziativa solidale.
Fra i nomi citati alcuni storici bar napoletani come il Caffè Gambrinus di Piazza Plebiscito oppure
 il caffé letterario di Intra Moenia ma anche bar in altre regioni italiane.

DA NAPOLI IN FRANCIA PASSANDO PER LA RETE
Pubblicizzata da un certo passaparola e dalla stampa internazionale, la pratica del caffè sospeso
 ha sorpassato i confini del capoluogo campano ribattezzandosi in cafes pendientes in Spagna,
 café en attente o café suspendu in Francia e coffee suspended in Gran Bretagna. Oltralpe,
 l'idea piace anche se la messa in opera tentenna: il café Strato a Grenoble, per esempio, riporta
 di giornate in cui i caffé offerti non superano la coppia mentre i clienti di Chez Fred sulla place
 du Palais di Bordeux sembrano essere più solidali, vantando anche 15 caffè a (libera) disposizione.
Ma il caffè sospeso francese, zuccherato in salsa XXI secolo, si dota anche di un profilo 2.0.
L'idea viene da due giovani ingenieri di Bordeaux - Thibaut Sagi et Camille Chauvelin - che a
 fine luglio  hanno inaugurato CoffeeFunders.com. Il sito si annuncia come
"la piattaforma virtuale per i caffè sospesi".
 Il concetto è semplice: listare in tempo reale dove e quanti caffé sospesi sono a disposizione
dei bisognosima anche permettere agli utenti del sito di acquistare da internet un caffè da offrire
 nei diversi bar che hanno aderito al programma.

NON SOLO CAFFÈ
L'idea piace e dà i suoi frutti. È così che la solidarietà non si limita al caffè ma alcuni gestori e
 "benefattori" hanno inaugurato la "sospensione" di altri prodotti.
 A Napoli, per esempio, è la Pizzeria Oliva - Da Concettina ai Tre Santi, nel rione Sanità,
a proporre una  "pizza sospesa". In Francia, invece, è la famosa "baguette" ad assumere un
ruolo solidale.
 Da Noël Capron, boulanger di Bordeaux (al 5, rue de la Cour-des-Aides ), si può acquistare
 una "baguette suspendue" per coloro che ne hanno più bisogno.
Pizza sospesa a Foggia:
Una solidarietà di piccoli gesti ma che sembra conquistare.


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