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martedì 21 febbraio 2012

Se volete risparmiare e mangiare sostenibile questa settimana orientatevi piuttosto sulle biete da costa



In un periodo obiettivamente difficile per frutta e verdura, si segnala un aumento generale dei prezzi. Aumenti dovuti al maltempo che ostacola coltivazioni e trasporti e in qualche caso anche alle speculazioni di chi vende, che non resiste alla tentazione di rialzi arbitrari. Tuttavia la situazione non è così drammatica e soprattutto se ci si può fidare del proprio verduriere non c’è da svenarsi. Sono normali rincari di stagione, che vanno controbilanciati con il buon senso di chi fa la spesa.

Questa settimana ad esempio siamo stati messi in allarme da molti servizi giornalistici. E tutti stranamente prendevano ad esempio le zucchine, rimarcando come costino un’esagerazione. È vero, ma nessuno ha pensato che le zucchine non sono nella loro stagione giusta? Se ne coltivano pochissime in Italia in questo momento, tutte in serre riscaldate: rappresentano meno dell’1% della verdura che circola per la Penisola. Oltretutto, per tenere una temperatura normale in serra mentre fuori si gela, si hanno costi di riscaldamento esorbitanti: non è sostenibile per l’ambiente ed è gravoso per chi produce. Infatti, nonostante il prezzo alto che riescono a spuntare (2,50/3 Euro ai mercati generali, che si traducono in 5 al dettaglio), i produttori poi guadagnano quasi nulla. Allora la soluzione è semplice: non comprate le zucchine, aspettate la loro stagione. Se volete risparmiare e mangiare sostenibile questa settimana orientatevi piuttosto sulle biete da costa: parenti della barbabietola da zucchero e delle bietole anche dette “erbette”, sono volgarmente chiamate “coste”. Sono caratterizzate dai piccioli delle foglie molto sviluppati, appiattiti e con la nervatura centrale bianca e molto larga. Sono carnose e tenere. Ora vengono dal Meridione e la zona di maggior produzione è la Puglia che, a parte le nevicate, non è stata troppo toccata dal gelo. Lì sono coltivate in campo aperto e ce ne sono in abbondanza. Non necessitano di grande lavoro nei campi e anche la raccolta è piuttosto facile, visto che si recide il cespo intero senza fare molta selezione. Per questo costano circa un euro al chilo.Nonostante siano una verdura disponibile tutto l’anno sono predilette in inverno proprio perché non ci sono molte alternative disponibili. Bollite e servite con olio e limone o ripassate nel burro sono davvero piacevoli: alla faccia delle zucchine d’oro che si vedono in tv.

A cura di Carlo Bogliotti

Rubrica "Sabato al mercato" da La Stampa 18/2/12

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