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domenica 11 febbraio 2018

Parco Agricolo Sud Milano: un cavallo per il lavoro agricolo

Dalla Cascina Isola Maria di Albairate.





La mia storia con i cavalli inizia a nove anni , ero molto piccola di statura e continuavo ad insistere perchè l’allenatore del centro ippico che mio padre aveva fondato con alcuni soci , mi facesse salire su un cavallo.
Era ancora troppo presto , continuava a ripetermi , a quel tempo non esistevano i pony ed effettivamente un bambino doveva aspettare e accontentarsi di guardare ed imparare osservando i più grandi .
Mio padre era stato ufficiale nel reggimento della cavalleria Savoia e inconsapevolmente mi aveva tramandato la passione per i cavalli che ci ha legato fino alla sua scomparsa , una persona di poche parole e di grande rigore morale .
Non era facile parlare con lui, ma la passione per i cavalli e per la campagna ci accomunava e ci univa in un rapporto stretto che ho conservato e coltivato nella mente fino ad oggi .
Il mio sogno era debuttare in un concorso ippico e ancor prima dei dodici anni ci riuscii con la mia prima cavalla , Olivetti , una baia anziana , dolce e facile da montare a cui seguirono altri soggetti che mi fecero salire di grado fino a competere in qualche gara internazionale e comunque nelle categorie più alte dei concorsi nazionali .
A ventidue anni smisi di gareggiare , anche perchè mi sentivo sempre più a disagio nel mondo ippico , e incominciai a lavorare nell’azienda agricola avviando l’allevamento delle vacche da latte insieme a mio marito .
Per tantissimi anni , pur tenendo con me gli ultimi due cavalli anziani con cui avevo gareggiato, mi capitava di fare un sogno ricorrente , dovevo prepararmi a una gara ma non riuscivo mai a iniziarla perchè ogni volta mi mancava qualcosa , gli stivali , la giacca , la sella , a volte anche il cavallo !!
Così circa quattro anni fa rimasi con la scuderia vuota e per alcuni mesi pensai a come riempirla .
Fino a quando una cara amica mi regalò il libro che diede la svolta ai miei rapporti con i cavalli , si trattava di Dirty Life di Kristin Kimball , pagine che mi trascinarono nell’affascinante mondo dei cavalli da lavoro .
Questa scoperta fece riaffiorare i ricordi dei racconti di mia madre , sulla sua vita in campagna nell’azienda dei nonni agricoltori , i viaggi in calesse per raggiungere il collegio e il lavoro del cavallante , i nomi dei cavalli che lavoravano nei campi e tiravano i carri pieni di fieno fin nella corte della cascina 


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