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mercoledì 6 aprile 2016

Trivelle, guida al referendum: le ragioni del 'Sì' e del 'No'




In vista del quesito del 17 aprile, spiegano le loro posizioni i comitati dei due fronti: 
per il «sì» e per il «no»:


PERCHE’ SIAMO CONTRO


Intervento di Gianfranco Borghini alla Conferenza Stampa di presentazione del Comitato contro il referendum del 17 aprile “Ottimisti e Razionali”:

“Il nostro comitato è “Contro” il referendum. L’invito che rivolgiamo agli Italiani è di “Non” andare a votare. Per due ragioni: perché è un referendum ingannevole e perché è dannoso.

E’ ingannevole, perché i promotori vogliono far credere agli italiani che con il referendum si dirà “No” a nuove trivellazioni entro le 12 miglia; e questo proprio a breve distanza dalla decisione del Parlamento di approvare una legge che espressamente le vieta. Che senso ha fare spendere al paese 400 milioni di euro per dire “ No” a qualcosa cui il Parlamento ha già detto “No”? Nessun senso, appunto. Per questo il referendum è un inganno.

Il referendum non è un referendum di iniziativa popolare. Nessuno ha chiesto ai cittadini che cosa pensano; nessuno ha raccolto le 500 mila firme necessarie.

Chi ci ha provato in passato non c’è riuscito. A promuovere questo referendum sono state 9 regioni (e non fra le più popolose), alle quali preme una sola cosa: affermare il principio del tutto sbagliato ­ che a decidere in materia di energia debbano essere, in ultima istanza, le regioni e non il Parlamento.

Se così dovesse essere, prevarrebbero solo e soltanto interessi locali e localistici, e non quelli nazionali. Per questo invitiamo i cittadini a respingere l’invito delle 9 regioni e a non andare a votare.

Il Referendum è anche dannoso. Il vero obiettivo dei suoi promotori non è impedire le trivellazioni, che comunque sarebbero vietate, ma è quello di bloccare le piattaforme che già esistono e che da anni riforniscono, in tutta sicurezza e senza danneggiare nessuno, una parte significativa del gas che serve al paese…

Per continuare la lettura visita il sito Referendum 17 aprile, perché siamo contro


 

PERCHE’ SIAMO A FAVORE


Dal sito di Legambiente:

7 buone ragioni per votare sì:

  1. Il tempo delle fonti fossili è scaduto: in Italia il nostro Governo deve investire da subito su un modello energetico pulito, rinnovabile, distribuito e democratico, già affermato nei Paesi più avanzati e innovati del nostro Pianeta
  2. Le ricerche di petrolio e gas mettono a rischio i nostri mari e non danno alcun beneficio durevole al Paese. Tutto il petrolio presente nei fondali del mare italiano basterebbe a coprire solo 7 settimane di fabbisogno energetico, e quelle di gas appena 6 mesi.
  3. L’estrazione di idrocarburi è un’attività inquinante, con un impatto rilevante sull’ambiente e sull’ecosistema marino. Anche le fasi di ricerca utilizzando la tecnica dell’airgun (esplosioni di aria compressa), hanno effetti devastanti per l’habitat e la fauna marina.
  4. In un sistema chiuso come il mar Mediterraneo un eventuale incidente sarebbe disastroso e l’intervento umano è pressoché inutile, come dimostra l’incidente avvenuto nel 2010 nel Golfo del Messico alla piattaforma Deepwater Horizon che ha provocato il più grave inquinamento da petrolio mai registrato nelle acque degli Stati Uniti.
  5. Trivellare il nostro mare è un affare per i soli petrolieri, che in Italia trovano le condizioni economiche tra le più vantaggiose al mondo. Il “petrolio” degli italiani è ben altro: turismo, pesca, produzioni alimentari di qualità, biodiversità, innovazione industriale ed energie alternative.
  6. Oggi l’Italia produce più del 40% della sua energia elettrica da fonti rinnovabili, con 60mila addetti tra diretti e indiretti, e una ricaduta economica di 6 miliardi di euro.
  7. Alla Conferenza ONU sul Clima tenutasi a Parigi lo scorso dicembre, l’Italia - insieme ad altri 194 paesi - ha sottoscritto uno storico impegno a contenere la febbre della Terra entro 1,5 gradi centigradi, perseguendo con chiarezza e decisione l’abbandono dell’utilizzo delle fonti fossili. Fermare le trivelle vuol dire essere coerenti con questo impegno.

Per una maggiore completezza di informazioni, la pagina del il sito di Radio Popolare Referendum trivelle: per cosa si vota fornisce un’esaustiva disamina ‘super partes’.

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