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sabato 18 agosto 2012






Lombardi sempre più salutisti; in cima alla dieta frutta e verdura

Venerdì, 17 agosto 2012 - 13:00:00
Sempre più attente alla salute le famiglie lombarde: nel piatto un quinto della spesa va in frutta e verdurae c’è un balzo delle varietà importate, con un +5% in un anno. Bene anche le coltivazioni regionali all’estero che segnano un + 2% nell’export. Tengono anche i prodotti bio, anche se le coltivazioni comportano notevoli costi di gestione e di controllo, bene i siti e-commerce specializzati in biologico (+46,2%, dati Biobank 2011).
Cibi sempre più di qualità: l’Italia è l’indiscussa dominatrice europea per Dop ed IGP con 110 prodotti tra registrazioni, pubblicazioni o domande presentate (il 30,5% dei relativi prodotti in via di riconoscimento o tutelati dall’Unione Europea). Ci seguono distanziate Spagna (17,2%) e Francia (15,2%). Tra le specialità lombarde:pera mantovanamela della Valtellina melone mantovano. Lo dicono i dati di un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat a dicembre 2011 e Unione Europea a giugno 2012.
Le imprese del settore frutta e verdura in Lombardia - Sono oltre 30 mila le imprese lombarde attive nel settore, tra coltivazione, lavorazione e conservazione e commercio, il 5,2% del corrispondente totale italiano. Se si considera l’intero comparto le prime posizioni del podio sono occupate da Pavia Mantova con rispettivamente il 21,7% e il 18,8% delle imprese regionali. E se Pavia è la regina della coltivazione, a partire dai vigneti anche per la trasformazione in vino, con il 24,3% delle imprese di settore, Milano è prima per incidenza di aziende del commercio al dettaglio (24,5%), all’ingrosso (46,9%) e ambulanti (43%). Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al primo trimestre 2012.


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