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L'insetticida da “amico delle api” non ferma la
grande moria degli alveari (da Slow Food Italia)
Le api stanno morendo. Non è uno scenario da distopia collocato in un lontano futuro,
anche se perfino gli sceneggiatori di Black Mirror, una delle serie tv più apprezzate degli
ultimi anni, hanno provato a interrogarsi sulle possibili conseguenze.
anche se perfino gli sceneggiatori di Black Mirror, una delle serie tv più apprezzate degli
ultimi anni, hanno provato a interrogarsi sulle possibili conseguenze.
È quanto sta succedendo in tutto il pianeta da un decennio. Gli scienziati la chiamano
“sindrome dello spopolamento degli alveari” (in inglese colony collapse disorder) e si interrogano
sulle sue cause fin dal 2006, quando per la prima volta si è riscontrato un repentino calo della
popolazione di api mellifere in America del Nord.
Nei sei anni precedenti al 2013, più di dieci milioni di alveari sono stati perduti:se consideriamo
che è quasi il doppio del normale tasso di perdita, abbiamo una misura approssimativa di quanto “sindrome dello spopolamento degli alveari” (in inglese colony collapse disorder) e si interrogano
sulle sue cause fin dal 2006, quando per la prima volta si è riscontrato un repentino calo della
popolazione di api mellifere in America del Nord.
Nei sei anni precedenti al 2013, più di dieci milioni di alveari sono stati perduti:se consideriamo
incida la sindrome dello spopolamento.
Su quali siano le cause di questo male oscuro sono state avanzate numerose ipotesi:
si sono chiamate in causa le infestazioni di acari varroa o aracapis, fattori genetici e immunodeficienze,
la perdita degli habitat naturali, i cambiamenti nell’apicoltura, o una combinazione di questi fattori.
si sono chiamate in causa le infestazioni di acari varroa o aracapis, fattori genetici e immunodeficienze,
la perdita degli habitat naturali, i cambiamenti nell’apicoltura, o una combinazione di questi fattori.
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