LAZZARO LICENZIA I MAROCCHINI MA RADOPPIA GLI INDIANI
Domenica 19 Agosto 2012 06:45 Red
Braccianti marocchini nel presidio (Foto La Stampa)
Castelnuovo Scrivia (AL) – Secondo la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) a causa dell’iniziativa sindacale di boicottare l’acquisto da parte dei consumatori di prodotti agricoli della ditta Lazzaro di Castelnuovo, da tempo forniti a Bennet, voluta dal presidio dei braccianti e dai sindacati con la campagna “Boicotta Bennet”, ha costretto l’azienda agricola a procedere al licenziamento dei braccianti per la presunta revoca del contratto di fornitura da parte della catena di supermercati lombardi. Per Rifondazione Comunista si tratta dell’ennesima presa di posizione della Cia a favore delle aziende Lazzaro che tentano di ricattare i braccianti in lotta per difendere il posto e garantirsi condizioni di lavoro "umane". Una lotta promossa dagli stessi lavoratori ridotti in schiavitù e dai membri del presidio permanente, ovvero tutti coloro che sono stati lì e hanno condiviso la vertenza coi lavoratori, dal 22 giugno. Dopo l’iniziativa «boicotta Bennet», la catena di distribuzione avrebbe annullato il contratto di fornitura stipulato con le aziende e i marocchini adesso restano senza lavoro. Secondo i portavoce del presidio permanente, la decisione delle aziende Lazzaro è strumentale perché in realtà l’accordo non è mai stato rispettato: “Con un cartello affisso venerdì dai Lazzaro su un palo della luce – dice uno del presidio -, si comunica il licenziamento di tutti i 13 marocchini ancora in forza col pretesto di aver perso le forniture per i supermercati Bennet, dopo l’avvio della campagna di boicottaggio; altri 14 lavoratori i Lazzaro li avevano già licenziati verbalmente a fine luglio”. In tutta questa vicenda riesce difficile capire come mai la cooperativa di indiani Work Service di Brescia continui a lavorare e i 12 indiani, in questi giorni, sono ormai diventati una trentina. In effetti non risulta che Bennet abbia disdetto il contratto.
Ultimo aggiornamento ( Domenica 19 Agosto 2012 06:53 )
Fonte: Alessandria oggi
L CASO
"Sfruttati in campagna e pagati male"
E il padrone li licenzia con un cartello
La vicenda denunciata da partiti e sindacati a Tortona. Dove su un palo è comparso un cartello
con la scritta 'I marocchini cessano l'attività e non lavorano più'. Il titolare: "E' colpa della crisi"
di SANDRO DE RICCARDIS
Un cartello sul palo della luce incollato con nastro adesivo: "Dal 17 agosto i marocchini dipendenti dell'azienda agricola Lazzaro Bruno e Lazzaro Mauro cessano l'attività presso la suddetta azienda e non lavorano più". Il comunicato è scritto con un pennarello nero ed è stato affisso a pochi metri da quei campi di Castelnuovo Scrivia, vicino a Tortona, dove 40 lavoratori - 30 uomini e dieci donne - lavorano dalla mattina a sera per raccogliere frutta e verdura. Come nelle piantagioni del primo Novecento, quando non c'erano diritti e rappresentanze sindacali e tutto dipendeva dalla volontà del padrone della terra, da un giorno all'altro i 40 marocchini si sono trovati per strada.
Il cartello e la protesta dei dipendenti
...CONTINUA..... SU REPUBBLICA MI
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