Luca Mercalli
205 pagine, Chiarelettere, euro 14.00. E' questo il titolo e sottotitolo dell'ultimo lavoro di Luca Mercalli (edito da Chiarelettere) che reca in copertina anche un appello-monito che non lascia dubbi: "Un piano per salvarci". Potrebbe apparire come uno dei tanti "sfoghi" che ultimamente il nostro Luca continua a dispensare nei suoi interventi pubblici, invece è un garbato e quasi romantico annuncio con cui si invita il prossimo (cioè noi ...) ad iniziare una rivoluzione ecologico/culturale basata primariamente sul cambiamento dei nostri stili di vita. Individuali. Personali. Perchè se noi cambiamo, il mondo potrà cambiare ...
Mai tante crisi tutte insieme: clima, ambiente, energia, risorse naturali, cibo, rifiuti, economia. Eppure la minaccia della catastrofe non fa paura a nessuno. Come fare? Ci vuole una nuova intelligenza collettiva. Stop a dibattiti tra politici disinformati o in conflitto d'interessi. Se aspettiamo loro sarà troppo tardi, se ci arrangiamo da soli sarà troppo poco, ma se lavoriamo insieme possiamo davvero cambiare.
L'autore racconta il suo percorso verso la resilienza, ovvero la capacità di affrontare serenamente un futuro più incerto, e indica il PROGRAMMA POLITICO che voterebbe. Il cambiamento deve partire dalle nostre case (più coibentate), dalle nostre abitudini, più sane e economiche (dal consumo d'acqua, ai trasporti, dai rifiuti alle energie rinnovabili, dall'orto all'impegno civile). Oggi non possiamo più aspettarci soluzioni miracolistiche: meglio dunque tenere il cervello sempre acceso, le luci solo quando servono.
"Caro Sindaco, prova a uscire dal conformismo ideologico, dall'ignoranza, dalla supponenza. Raccogli la sfida ecologica globale come punto di partenza per pensare il futuro con un progetto coraggioso. Adesso. Dopo sarà troppo tardi."
"Ai dibattiti radiotelevisivi tutti hanno diritto di dire qualcosa tranne le persone competenti, spesso però prevale l'opinione personale completamente errata, raccolta al bar."
"Chi crede che una crescita esponenziale possa continuare all'infinito in un mondo finito è un pazzo, oppure un economista."
Kenneth E. Boulding, 1966.
"Quando sentiremo l'ultimo avviso del 'Si chiude!', solo allora il terrore, come molla, ci butterà in piedi al grido di 'Vogliamo campare!'. Eh no: è troppo tardi, coglioni!"
Dario Fo in "L'Apocalisse rimandata, benvenuta catastrofe".
"Ormai la fattura energetica intacca il 15 per cento degli introiti delle fasce deboli. Case vecchie e malsane faranno peggiorare la qualità della vita di un numero sempre maggiore di famiglie."
"I 60 milioni di italiani hanno un'impronta (utilizzo di territorio e inquinanti) di 4,2 ettari a testa ma dispongono di risorse interne per solo 1 ettaro, con un deficit di oltre 3 ettari."
"Il bello è fare ciò che è possibile e ciò che piace, e condividere con la cellula sociale locale ciò che non si è in grado di fare da sé. Non voglio tornare al medioevo! Voglio andare avanti."
fonte: |
Nessun commento:
Posta un commento