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08/02/2011 - Sloweb |
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Visto che questa rubrica è ospite delle pagine delle previsioni del tempo – ed è quanto mai corretto perché parliamo soprattutto di stagionalità dei prodotti – questa settimana ci lanciamo anche noi in una piccola previsione, ma praticamente a colpo sicuro. Febbraio e marzo sono i mesi ideali per i carciofi spinosi, molto consumati al Nord, e in misura minore anche nel resto del Paese. Siamo nel momento in cui di solito sono più buoni, magari non bellissimi a vedersi perché il freddo li rende un po’ “spelacchiati”, ma decisamente teneri. In più, diciamo la prossima settimana, scomettiamo che il prezzo dei carciofi spinosi crollerà. Se fino ad ora gli esemplari migliori si attestavano su un Euro o 1,20 l’uno (il prezzo dei carciofi va a pezzo, non a peso), è quasi certo che nei prossimi giorni il prezzo quasi si dimezzerà, come anche quello degli esemplari meno validi, fino a 30 o 40 centesimi l’uno.
Il carciofo con le spine è tra le tante varietà italiane esistenti, che riescono a coprire un po’ tutto il periodo da novembre a maggio. È coltivato prevalentemente in Sardegna, un po’ in Sicilia e anche in Liguria nella piana di Albenga e a Sanremo. Parliamo come sempre delle produzioni più rilevanti, ma ciò non toglie che si trovi, locale, anche in altri territori. In ogni caso ci saranno tantissime probabilità che i carciofi spinosi sui banchi dei vostri mercati in questo periodo arrivino dalla Sardegna. Per questo motivo ci sentiamo di fare la previsione: le condizioni climatiche nell’isola sono state ideali perché se ne immettano tantissimi sul mercato nei prossimi giorni e siano anche molto buoni. Il carciofo, come tutte le verdure invernali, ha bisogno di grandi escursioni termiche tra giorno e notte per esaltare le proprie caratteristiche organolettiche. Con il freddo notturno e il sole di giorno (più che il caldo, conta la fotosintesi clorofilliana) maturano rigogliosi e diventano teneri, molto meglio di quelli che abbiamo potuto comprare sin qui o che compreremo poi a fine stagione. Le abbondanti piogge delle settimane scorse hanno infine fatto il resto, aggiungendo un elemento particolarmente favorevole poiché in Sardegna generalmente non ci sono grandi impianti d’irrigazione.
Sono ottimi per accompagnare altri ingredienti: per esempio li abbiamo provati con estrema soddisfazione con animelle e filoni, e anche su una robiola di Roccaverano.
di Carlo Bogliotti
La rubrica Sabato al Mercato la trovi su La Stampa ogni sabato alla pagina delle previsioni del tempo |
fonte: www.slowfood.it |
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